Non c’è il progetto dello stadio, ma c’è il costo:
le stravaganti decisioni della Giunta comunale di Milano.
Nella proposta di AC Milan spa e di FC Internazionale spa inviata al Comune di Milano il 19 luglio 2019 intitolata “Stadio di Milano”, non c’è l’oggetto, ovvero il progetto di stadio. Neanche negli elaborati progettuali finalizzati all’aggiornamento della proposta, inviati il 6 novembre 2020, vi è il progetto del nuovo stadio. Solo il 22 dicembre è stato presentato ai giornalisti il “rendering somewhere over the rainbow”: non risulta che sia stato depositato in Comune, un progetto vero con lo studio di fattibilità e il piano economico- finanziario conseguente.
Tuttavia già nel 2019 veniva indicato il costo dello stadio “nuovo”. Perché? Perché la legge “fasulla” (il comma a cui fanno riferimento è stato abrogato nel febbraio 2021 e per il resto è incostituzionale) diceva: “Lo studio di fattibilità non può prevedere altri tipi di intervento, salvo quelli strettamente funzionali alla fruibilità dell’impianto e al raggiungimento del complessivo equilibrio economico-finanziario dell’iniziativa …”
Chiaro? Quindi se lo stadio costa 100 – diceva la legge – gli interventi edilizi sono pari a 100. Ma se proponi interventi pe 1,2 miliardi di euro e lo stadio costa 523 milioni, qualcosa non va. Per di più, non indicano il progetto, ma indicano il costo.
“La proposta su una vasta area di proprietà comunale si configura come un nuovo esteso progetto di scala urbana, di cui il nuovo stadio costituisce solo una parte (copre circa il 14% dell’area) e contempla altresì la demolizione dello stadio attuale”.
E l’Ufficio “Direzione facility” del Comune a pagina sei della relazione istruttoria, parte integrante della delibera della Giunta del 5 novembre 2019 scrive:
“Costo impianto di gioco (Stadio). Nella proposta il costo di realizzazione del nuovo impianto viene indicato in Euro 523.000.000,00 che rapportato ad una capienza di 60.000 posti conduce a calcolare un costo medio di circa 8.400 €/posto. In assenza di informazioni sui costi parametrici utilizzati dai
Proponenti, si è proceduto ad effettuare alcune ricerche per determinare i costi medi a posto spettatore negli stadi di più recente costruzione. Sono quindi stati indagati 29 impianti dove la media dei costi è risultata di 3.600 €/posto.
Si chiede pertanto di chiarire le ragioni per cui il nuovo impianto verrebbe a costare più del doppio rispetto alla media dei principali impianti europei.”
Perplessità e domande degli uffici che avrebbero dovuto portare il Segretario comunale, il Direttore generale, e il Sindaco a bloccare la delibera. Invece, dichiarano l’”interesse pubblico” di un progetto inesistente, ma di cui si dichiara un costo che è più del doppio della media europea.
Singolare e stravagante, diciamo così, questo comportamento.
A questa domanda dell’ufficio negli atti seguenti non c’è stata alcuna risposta, neanche nel 2020 e nel 2021.
Peraltro la legge (che citano loro stessi) diceva che la delibera doveva motivare l’eventuale mancato rispetto
delle priorità per cui gli interventi, laddove possibile, sono
realizzati prioritariamente mediante recupero di impianti esistenti”
Ma siccome lo stadio Meazza in San Siro non è da recuperare, ma è pienamente funzionante e valido, allora lo si demolisce.
Altra logica stravagante, a dir poco.
Foto (per gentile concessione) di Andrea Cherchi