Nel 1925 Piero Pirelli, di tasca sua, costruisce lo stadio per la squadra, il Milan, di cui è presidente. Da poco, nel 1923 il Comune di Trenno era stato inglobato nel Comune di Milano. La zona prendeva il nome di San Siro, dalla Chiesa di San Siro alla Vepra, i cui resti nel 1927 vennero inglobati in una villa, che divenne tristemente famosa durante la fine della seconda guerra mondiale come “Villa triste” sede della famigerata Banda Koch.
Lo stadio fu progettato dall’ingegner Alberto Cugini e dall’architetto Ulisse Stacchini, che nel 1912 aveva vinto il concorso per la nuova Stazione Centrale di Milano. Nel 1935 venne acquistato dal Comune che poi nel 1937, con l’intervento dell’ingegnere Giuseppe Bertera e dell’arch. Perlasca dell’Ufficio Tecnico Comunale, costruì le curve di raccordo del quadrilatero originario. Dal 1947 anche l’Inter che aveva giocato fino ad allora all’Arena Civica, si stabilì a San Siro. Nel 1955 su progetto dell’architetto Armando Ronca e dell’ingegnere Ferruccio Calzolari, venne realizzato il secondo anello. Poi nel 1987-1990 viene costruito il terzo anello. E venne fuori un’opera di grande valore ingegneristico e architettonico, opera degli architetti Giancarlo Ragazzi, Enrico Hoffer e dall’ingegnere Leo Finzi.In seguito vennero fatti altri lavori per adeguarlo alle norme UEFA, tanto che poche settimane fa ha ospitato le semifinali e la finale della Uefa Nations League.